giovedì 29 ottobre 2009

[immagine dalla rete]

Scrivo una cosa al volo, prima di uscire.
Mi è capitato di leggere su un blog, per caso, una tizio/a (beata spersonalizzazione del web) che scriveva un commento in dialetto napoletano (ovviamente con molti errori, visto che scrivere in napoletano è molto-molto difficile), fingendosi Concetta, una donna quarantenne di Napoli, con una figlia obesa che s'arrampica sulle credenze.
Ora, capisco che Napoli sia una città con tanti problemi, che sia continuamente vessata da chi ci abita e da chi la critica... ma non ci trovo nulla di divertente nello scrivere una cosa in toni ridicolamente ironici, scimmiottando lo stereotipo del napoletano ignorante, grasso, "pizza e mandolino".
Mi fa tristezza, perchè io a Napoli ci sono nata, ci vivo (parzialmente) e, per quanto la odi molte volte anche io, è sempre la mia città, senza contare che l'idiozia mi da sempre fastidio.

Napoli siamo noi?

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