lunedì 30 novembre 2009

[immagine dalla rete]

Il 30 Novembre del 1979 usciva "The Wall" dei Pink Floyd.
Sono passati trent'anni ma è un album senza tempo, secondo me ancora molto attuale.
Pochi come i Pink Floyd hanno descritto l'alienazione dell'uomo moderno, il malessere insito nella nostra società, la sofferenza di cui non siamo ancora capaci di liberarci.
Oggi è proprio come nel 1979.

We don't need no education
We dont need no thought control
No dark sarcasm in the classroom

mercoledì 25 novembre 2009

[immagine dalla deviantart.com]

Non riesco a capire i motivi di tutta questa aggressività, di tutta questa competizione.
Mi sembra perennemente di vivere in un'opera di Samuel Beckett.
Frequento una scuola di giornalismo, come tante altre persone in questo mondo.
Il problema nasce dal fatto che io non mi accanisco contro i miei altri colleghi, non impazzisco se qualcuno scrive un pezzo che vorrei scrivere io, se firma un pezzo in prima pagina sul nostro giornalino, oppure sulla home page del nostro sito internet.
Non ho ancora la folle presunzione che la nostra timida redazioncina sia il New York Times e che io stia lottando per vincere il Pulitzer.
Però c'è gente che lotta strenuamente contro i mulini a vento, che tenta di prevaricare per dimostrare che è fatto per questo mestiere, che sa scrivere meglio degli altri, che è paradossalmente migliore degli altri.
Come se avessimo dei lettori reali.
Come se fossimo veramente qualcuno.
Uno dei miei compagni, nonchè mio amico, Ciccio, sostiene che questo comportamento abbia origine nella frustrazione di persone che si vedono pubblicate esclusivamente sulle tristi paginette della nostra rivistina, che vedono come sfogo di una vita che non da loro visibilità.
Anche se prima mi ostinavo di dire che no, non era così, che ci dobbiamo voler bene e tutte queste menate da telefilm americano, mi sono resa conto tristemente che è così.
Ma sono stata ancora più triste, quando mi sono resa conto che queste persone non faranno mai realmente carriera e si porteranno la frustrazione di voler essere qualcuno nella tomba.


martedì 24 novembre 2009

Com'è che ho sempre meno tempo per tutto?

venerdì 20 novembre 2009

Hanno ucciso la trans Brenda.
Il corpo è stato addirittura trovato carbonizzato, tecnica che usa soventemente la camorra.
E la gente in giro per blog, facebook, annessi&connessi, anzichè interrogarsi sui molti perchè e sugli eventuali retroscena che quest'omicidio ha suscitato, preferisce chiedersi velleitariamente se si scrive "un trans" o "una trans".
Anche da me in redazione è la stessa cosa.
D'altronde, è molto più facile così.
E' più semplice e meno rischioso (soprattutto) litigare e farsi domande sulla lingua italiana, anche se magari non la si conosce affatto, piuttosto che disquisire su un morto ammazzato.

giovedì 19 novembre 2009


[immagine da deviantart.com]

Oggi mi sento più strana del solito.
Sono in redazione ma non ho molta voglia di lavorare.
Preferirei fare quattro passi, aspettando che il sole tramonti definitivamente.
Preferirei sedermi in un anonimo tavolino di un altrettanto anonima Feltrinelli, leggendo qualche libro-inchiesta sul mondo dei giovani, scritto magari da qualcuno che i giovani non sa manco dove stanno di casa.
Ma non posso lamentarmi sempre delle giornate troppo corte, del sole che tramonta, del freddo, dei dolori esistenziali e fisici, della mancanza di sonno.
Forse la mia collega Stella ha ragione.
L'ho appena sentita dire che oggi siamo tutti un pò elettrici.
Forse siamo in preda agli ormoni.
Anzi, leviamo pure il forse.

E' inutile sperare di addormentarci e di svegliarsi in un mondo diverso?

martedì 17 novembre 2009

[immagine da deviantart.com]

Sono in redazione, come al solito.
A me piace veramente tanto questo mestiere, forse da quando frequento la scuola di giornalismo anche di più.
Guardando questa foto, che ho trovato su deviantart.com, ho subito pensato al fatto che è un pò che non faccio qualche scatto perchè non riesco mai a trovare la giusta combo tra tempo ed ispirazione.
Questo lavoro, quello del giornalista (anche se io non mi considero ancora realmente tale, anche perchè sono solo una praticante), è un lavoro quanto mai affascinante, duro, totalizzante ma anche, purtroppo, di gran moda.
Oggi un pò tutti si sentono giornalisti, il che è purtroppo un dramma.
Sento spesso molta gente che a stento sa scrivere una frase di senso compiuto che, guardando un telegiornale, sfogliando un quotidiano o una rivista, ha sempre da ridire sull'operato dei mei quasi colleghi.
Perchè sulla carta loro si credono migliori, pensano di saper fare di meglio, anche se probabilmente, i miei amici di Napoli che fanno tanto i so tutto io, non sanno nemmeno dov'è la sede de "Il Mattino".
Questo per non parlare delle scuole di giornalismo che nell'immaginario collettivo sono una specie di utopia, genere "beato chi ci entra" o, al peggio, una macina di soldi.
Ma il giornalismo, quello vero, in realtà quasi nessuno sa più cos'è.

domenica 15 novembre 2009

E' quasi una settimana che non scrivo! Mamma mia. Ho avuto abbastanza da fare, tra il giornale, la redazione, le cose più varie ed avariate.
Purtroppo a volte, mi rendo conto, di avere poco tempo ma anche poca voglia, senza contare che questa influenza porta un pò di spossatezza, che ti rimane attaccata addosso peggio della puzza di fumo.
La riflessione odierna però è questa: bisogna tentare di vivere senza rimpianti, credo che sia possibilissimo, basta solo un pò di impegno.
La parola d'ordine è provarci, fare di tutto.
Il resto verrà da sè.
Anche se le cose non vanno come avremmo sperato, non potremo mai dirci sconfitti.
Comunque, ho perso una serata tributo a Syd Barrett, a causa della febbre.
A me Syd piace perchè era proprio come me, solo che lui era ad uno stadio più avanzato della malattia.


lunedì 9 novembre 2009

[immagine dalla rete]

Sarò banale ma parlerò anche io oggi della caduta del muro di Berlino, avvenuta oramai vent'anni or sono.
In sostanza, non mi sento così colta da poterne parlare liberamente, nè così folle da mettere qui un pistolotto di menate sul tema "oh che bello il ventennio della caduta del muro", anche perchè mi sembrerebbe una cosa piuttosto banale, oltre che vecchia, stravecchia e già sentita.
Detto questo, affiderò il mio pensiero ad un articolo molto bello che ho scovato su un blog:

http://www.lsdmagazine.com/1989-2009-ventanni-dalla-caduta-del-muro-di-berlino-cosa-e-cambiato/1197/

venerdì 6 novembre 2009


[immagine da deviantart.com]

Ho trovato un modo intelligente di passare questi giorni di riposo forzato.
Così non solo imparo qualcosa ma evito anche di litigare coi parenti che, si sa, quando ci stai troppo in contatto, diventano urticanti.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/6-novembre-2009/meridiani-giornalismo-italiano-sole24ore-pontiggia-040198.shtml?uuid=bb8c3ce4-caaf-11de-aaae-8b008265c0a7&DocRulesView=Libero

Grazie a chi mel'ha segnalato!

giovedì 5 novembre 2009

[immagine dalla rete]

Qualche tempo fa, da questo romanzo fu tratto un film "Mio fratello è figlio unico", con due attori del momento, Elio Germano e Riccardo Scamarcio.
Il libro non è per niente male ed anche il film, devo dire, si salva su più punti.
Non mi soffermerò sulla trama del libro o del film ma sul fatto che sono qui a casa malata con mia sorella che è malata lei pure e, benchè abbiamo entrambe l'influenza, lei si comporta come se fosse allo stadio terminale del Virus Ebola.
Ora, se fosse così saremmo tutti più felici, perchè ce la saremmo tolta dalle scatole.
E invece no, ci tocca subircela ora, da malata e dopo, che sarà guarita.
Le domande su mia sorella sono tante ma ne scriverò soltanto una, per la nostra gioia.

Perchè una persona di 34 anni non lascia ancora il nido e spicca il volo, pur potendo?

mercoledì 4 novembre 2009

[immagine dalla rete]

Quando si ha la febbre o comunque, quando s'è malati in generale, si desidererebbe essere un pò coccolati.
E invece, no.
Ci sono sempre una massa di persone che, giustamente, se ne fottono.
Sei vivo?
Sei morto?
Chi se ne frega.

Comunque, questo per dire che mi ero vaccinata, che avevo seguito tutti i dettami di Topo Gigio e, con tutti questi accorgimenti, m'è venuta la febbre.
Non so se sia la suina o meno, fatto sta che sto male.

Topo Gigio aveva torto?

lunedì 2 novembre 2009

[immagine dalla rete]

Non ho molto da dire oggi, se non un banalissimo "Ciao Alda".

Io sono certa che Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.
nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.

Alda Merini